Il termine logistica è sinonimo di sicurezza. Controllare nel dettaglio qualsiasi movimento tenendo traccia del tipo di merci in entrata e in uscita, è essenziale per comprendere quali dispositivi e piani attivare al fine di preservare la sicurezza di persone, cose e macchinari all’interno del magazzino.
Gestione magazzino: i princìpi fondamentali
Il principio fondante della gestione del magazzino e delle scorte è quello dell’efficienza. Ogni elemento, ogni risorsa, ogni gesto necessita di un coordinamento studiato in funzione di precisi KPI ed obiettivi di business.
Ciò vuol dire che ad ogni azione compiuta in magazzino deve corrispondere una traccia precisa da correlare al registro della documentazione di accompagnamento delle merci. Solo in questo modo diventa possibile studiare i movimenti all’interno del magazzino per sistematizzarli in modo che rispondano a criteri di efficienza che riguardano l’intera organizzazione.
DDT, la carta d’identità delle merci
Sempre più importante ed al centro delle attività di pianificazione della gestione logistica, il Documento di Trasporto (DDT) è la carta d’identità delle merci che transitano dal magazzino.
Il DDT comprende una serie di informazioni che qualificano sia i beni e i servizi ceduti o ricevuti, sia gli attori che hanno un ruolo nella transazione.
Nello specifico, per compilarlo correttamente occorre inserire i seguenti dati:
- le generalità complete di Partita IVA del cedente e del cessionario,
- numero e data del documento,
- descrizione dei beni o dei servizi al centro del contratto,
- quantità dei beni o servizi ceduti,
- riferimento di chi si fa carico del trasporto, ivi inclusa la possibilità di rivolgersi a una terza parte come un vettore esterno.
Il Documento di Trasporto va emesso prima della consegna al cliente o dell’affidamento dei beni al vettore, con la possibilità di trasmetterlo via fax o posta elettronica al destinatario entro il giorno stesso dell’invio della merce.
Oggi è possibile gestire il Documento di Trasporto in digitale: in questo senario, fornitore e cliente si accordano per attivare un “dialogo “ in formato elettronico strutturato che procede parallelo al flusso fisico delle merci (con relativo DDT).
Le informazioni necessarie e imprescindibili da includere nel documento rimangono le stesse, è differente il modo di trasmetterlo e conservarlo.
Nel caso di Documento di Trasporto trasmesso in via telematica/elettronica è possibile procedere a una Conservazione Digitale del DdT stesso attenendosi alle prescrizioni contenute nelle normative vigenti (Decreto Ministeriale del 17 giugno 2014) e alle regole tecniche riportate nel DPCM del 3 dicembre 2013 ulteriormente chiarite e precisate dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n.18/E del 24 giungo 2014.